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Un semplice approccio al Pascolamento Ruotato

 

Le definizione

Il pascolamento ruotato si basa sull’utilizzazione di campi di piccole dimensioni (paddock) combinati a frequenti spostamenti degli animali al fine di ridurre lo spreco di erba e consentirne un periodo di ricaccio indisturbato. Il pascolamento intenso seguito da un periodo di riposo consente di massimizzare l’utilizzazione del pascolo, migliorare la qualità e aumentare la produzione di erba. Questo significa che il carico animale può essere aumentato a bassi costi addizionali.

Possibili benefici

  • Aumento della produzione di erba e aumento della qualità del pascolo: maggior contenuto di proteina e aumento della digeribilità, minor contenuto di fibra.
  • Migliore efficienza dell’utilizzazione dell’erba, riduzione degli sprechi.
  • Aumento della autosufficienza foraggera e diminuzione dei costi legati all’alimentazione.
  • Migliore distribuzione del letame.
  • Aumento dei benefici ambientali: incremento della fertilità del suolo, minor rischio di compattamento del terreno, aumento della biodiversità (vegetale e della micro e macro fauna tellurica), aumento del sequestro del carbonio.

Condizioni preliminari e requisiti

  • Il pascolamento ruotato può essere implementato in tutte le condizioni ambientali e risorse pascolive disponibili; in ogni caso il tempo di ricaccio indisturbato del pascolo dipende dalle condizioni agro-climatiche (temperature, precipitazioni) e tipo di pascolo (pascolo naturale, migliorato, etc.).
  • Una preliminare pianificazione del pascolamento è cruciale al fine di conciliare il tempo di riposo del pascolo in funzione dei ritmi di crescita dell’erba; la pianificazione dovrebbe subire degli aggiustamenti durante l’anno in funzione dei differenti ritmi di crescita dell’erba.
  • La dislocazione geografica dei paddock e il punto di accesso deve essere programmato in modo da evitare il passaggio degli animali sui campi già pascolati.
  • I paddock dovrebbero essere separati da recinzioni permanenti o reti elettriche.
  • Agli animali deve essere garantito l’accesso all’acqua o ai ripari soprattutto in condizioni climatiche estreme (caldo, freddo, vento o pioggia).

Come procedere

  1. Impostazione

Un semplice esempio è rappresentato dalla rotazione seguente: tre settimane di ricaccio indisturbato, tre giorni di pascolamento, in combinazione con gli adattamenti necessari per adattare la rotazione alle condizioni stagionali. Questa gestione può essere, comunque, ottimizzata con periodi di pascolamento ancora più brevi (un giorno o addirittura ore).

 

Il “tre settimane di riposo, tre giorni di pascolamento” si baserà su:

  • otto paddock
  • movimentazione degli animali ogni tre giorni
  • tre settimane di ricaccio indisturbato del pascolo

 

Ricaccio indisturbato: 12 giorni

 

Ricaccio indisturbato: 9 giorni

Ricaccio indisturbato: 6 giorni

Ricaccio indisturbato: 3 giorni

Ricaccio indisturbato: 15 giorni

Ricaccio indisturbato: 18 giorni

Ricaccio indisturbato: 21 giorni

Pascolamento – 3 giorni

                                  

Considerazioni per effettuare gli aggiustamenti:

 

Il periodo di riposo indisturbato del pascolo è condizionato dai ritmi di crescita dell’erba: se la crescita dell’erba è lenta (o si preferisce avere un periodo di pascolamento più breve) è necessario impostare la rotazione su un numero maggiore di paddock al fine di aumentare il periodo di ricaccio indisturbato e raggiungere, quindi, l’altezza obiettivo pre-pascolamento.

Periodi di ricrescita (devono essere aggiustati in funzione della crescita dell’erba oltre che in funzione delle condizioni ambientali):

Primavera: 15 – 24 giorni

Estate: 25-30 giorni in condizioni Atlantiche, fino a  80-100 giorni in aree siccitose.

Autunno: 30-40 giorni

Inverno:   90-100 giorni

Utilizzazione: più breve è la durata del pascolamento maggiore sarà l’utilizzazione (quantità di erba consumata) – gli animali avranno meno opportunità di scegliere e quindi di sprecare l’erba.

 

  1. Dimensionamento dell’area (paddock) e del gruppo di animali (gregge/mandria)

La dimensione massima del gruppo si basa sulla capacità di gestione pratica piuttosto che sulla disponibilità di alimento, si consideri, per esempio, la concreta possibilità di alimentare più di 500 agnelli alla volta. I carichi animale riportati sotto sono basati su una crescita dell’erba di 50 kg di sostanza secca per ettaro – è importante conoscere i valori di crescita del pascolo tipico di ogni regione per aumentare o abbassare il carico in funzione di questo valore.  Questo che segue è solo un esempio di massima che andrà necessariamente adattato alla crescita dell’erba di ogni azienda.

Le linee guida riportate in tabella consentono di decidere le rotazioni in funzione delle altezze target in entrata e in uscita degli animali dal pascolo

 

Animali

Massima dimensione della mandria/gregge

 

Gruppo

Guida al dimensionamento del carico

Superficie per  gruppo

Dimensione del paddock per  gruppo**

Altezza target –  Entrata 

Altezza target -Uscita

numero/ha*

(numero/acre)

ha

(acri)

ha

(acri)

cm

cm

Bovini in accrescimento

100

4 (1.6)

25 (62)

3 (7.5)

10

5

Bovini in finissaggio

80

3.5 (1.4)

23 (57)

2.8 (7)

10

5

Pecora con agnello singolo

350

13 (5.3)

27 (67)

3 (7.5)

8

4

Pecora con due agnelli

250

11 (4.5)

23 (57)

2.8 (7)

8

5

Vacca con vitello (parto in primavera)

50

3 (1.2)

17 (42)

2 (5)

8

5

Vacca con vitello (parto autunnale)

60

4 (1.6)

15 (37)

1.8 (4.5)

8

4

Pecore da latte

200

29 (11.6)

7 (17)

0.3 (0.7)***

10

5

Note: * Durante l’intera rotazione; **basato sul tre settimane riposo, tre giorni di pascolo, i.e. area divisa in otto; ***basato sul tre settimane riposo, un giorno di pascolamento, i.e. area divisa in 24.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

  1. Aggiustamenti in funzione delle proprie condizioni

Poiché le tabelle riportate precedentemente sono basate sulla tipica curva di crescita dell’erba in un determinato momento, è probabile che l’accrescimento dell’erba supererà il prelievo degli animali quando il suo ritmo di accrescimento raggiungerà il picco. Questo sarà evidente quando l’erba alla fine del periodo di pascolamento avrà un’altezza superiore all’altezza target in entrata.

In questo momento è possibile togliere dalla rotazione uno o due paddock per destinarli alla produzione di scorte, riducendo così la lunghezza della rotazione.

 

Se la crescita dell’erba supera il prelievo degli animali:

  • Escludere qualche paddock dal pascolamento per destinarlo alla produzione di scorte (insilato o fieno).
  • Proseguire il pascolamento con un gruppo di animali con minori esigenze alimentari (e.g. animali asciutti, pecore con agnello singolo).
  • Tagliare o trinciare l’erba residua.
  • Conservare la disponibilità di erba per un pascolamento tradivo (estivo o autunnale) – escludere il campo dal pascolamento per renderlo disponibile per animali con minori esigenze alimentari più avanti nella stagione (fieno in piedi).

Se il ritmo di crescita dell’erba è lento:

  • Portare gli animali in paddock aggiuntivi – estendere la rotazione in aree destinate alla produzione di scorte o in aree collinari.
  • Distribuire una concimazione azotata quando la temperatura del suolo è superiore a 5°C.
  • Integrare la razione al pascolo con concentrati e/o foraggi conservati.
  • Ridurre gli animali – vendere gli animali da riforma, trovare pascoli esternamente alla azienda.
  • Ridurre il turno di pascolamento in ogni paddock aumentando l’integrazione alimentare per capo.

Da ricordare

  • Il pascolamento a rotazione può aumentare l’utilizzazione del pascolo, aumentare la produzione e migliorare la qualità dell’erba.
  • Capire i criteri di utilizzazione del pascolo può aiutare a mettere a punto un metodo di pascolamento che lavora per te.

PR1

 

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