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Biologia del legame pecora-agnello

Alla nascita dell’agnello la pecora inizia a mostrare comportamenti nuovi e specifici associati alla cura del nuovo nato. Questa relazione viene definita “legame” perché la pecora e l’agnello diventano in modo esclusivo legati l’uno all’altro – la pecora rifiuterà di accettare un agnello che non è il suo e l’agnello rimarrà vicino alla propria madre e difficilmente tenterà di succhiare il latte da un’altra pecora una volta che il legame è stato stabilito (a patto che la madre sia in grado di produrre latte sufficiente per nutrirlo).

In questa scheda di SheepNet spiegheremo la biologia che è alla base di questo processo. Più comprendiamo ciò che accade alla pecora quando partorisce, meglio possiamo gestirlo aiutandola a sviluppare il legame madre-figlio, che contribuirà a ridurre la mortalità neonatale nel gregge.

 

Quando e perché gli agnelli muoiono?

Perché sono importanti le cure materne? Lo studio delle cure materne permette di individuare le più frequenti cause di mortalità degli agnelli e gli aspetti più vulnerabili. Alla nascita l’agnello passa dall’ambiente caldo e protetto dell’utero al mondo esterno freddo e ostile, dove ha bisogno di iniziare a respirare, mantenersi caldo e raggiungere la mammella per succhiare il colostro e in seguito il latte.

 

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La mortalità perinatale può presentarsi anche in un feto in piena salute, ma che sperimenta durante il parto delle difficoltà tra cui per esempio la privazione di ossigeno per un periodo troppo lungo tale da causarne la morte. Un parto difficile può di per se influenzare anche i normali processi con cui l’agnello inizia a respirare e a termoregolare, per esempio un ritardo nella suzione del colostro a poco tempo dopo la nascita può causare grave ipotermia e morte.

Malformazioni o altri disturbi funzionali, che non sono evidenti durante la vita intrauterina dell’agnello, possono ritardare o impedire al neonato di essere in grado di affrontare una vita indipendente.

La chiave per la sopravvivenza del neonato è la rapida e sufficiente assunzione di colostro. Questo dovrebbe essere l’obiettivo principale del management alla nascita dell’agnello: assicurarsi che si avvicini alla madre e trovi più rapidamente possibile il capezzolo. Se riusciamo a raggiungere questo obiettivo, l’agnello ha le migliori possibilità di sopravvivere.

La suzione del colostro svolge una serie di ruoli importanti nello sviluppo dell’agnello e nel suo legame con la madre, tra cui: nutrimento per consentirgli di generare calore. Infatti l’agnello nasce con una piccola quantità di riserve energetiche, che può usare per scaldarsi mentre impara a stare in piedi e trovare il capezzolo. Tuttavia questa energia si esaurisce rapidamente, soprattutto in caso di freddo e vento; infatti è risaputo che gli agnelli che non succhiano rapidamente rischiano di morire per fame e di ipotermia.

 

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Il colostro è ricco di immunoglobuline che proteggono l’agnello dalle malattie infettive, infatti gli agnelli nascono senza protezione immunologica, quindi hanno bisogno di ottenerla passivamente attraverso gli anticorpi presenti nel colostro materno. Nelle prime ore dalla nascita, l’intestino dell’agnello è “aperto” ed è in grado di consentire alle macromolecole (anticorpi) di passare nel flusso sanguigno. Il colostro è anche ricco di fattori di crescita che accelerano la chiusura dell’intestino per evitare che altre grandi molecole, come i batteri, entrino in circolo. Quindi una suzione immediata subito dopo la nascita ha molti benefici per l’agnello, per questo motivo è importante capire quali sono i principali fattori che influenzano la velocità di formazione del legame tra madre e figlio.


 
Interazione Pecora-Agnello

Quando osserviamo il comportamento della pecora e dell’agnello dopo la nascita, dovremo fare attenzione a una serie di eventi chiave che ci dicono quanto si stia sviluppando il legame tra la madre e il nuovo nato.

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Il cosi detto “comportamento materno” della pecore è caratterizzato da diversi elementi tra cui: leccare, governare l’agnello ed emettere suoni a bassa frequenza (fatti a bocca chiusa) per rassicurare l’agnello e aiutarlo a concentrarsi sulla madre e non ultimo a stimolare ulteriormente un atteggiamento di accudimento da parte della madre. La buona madre tende a stare ferma durante questi momenti per facilitare all’agnello la ricerca del capezzolo, non deve mostrare comportamenti aggressivi o rifiutanti (spingere o evitare l’agnello). Accanto a questi comportamenti materni di cura, che aiutano l’agnello a far fronte alla sua nuova vita, la pecora produce anche un odore esclusivo o “memoria olfattiva” per i propri agnelli. Ciò comporta cambiamenti nel suo cervello che provocano un fenomeno chiamato “selettività”. Ciò significa che, entro poche ore dal parto, la pecora riconoscerà l’odore del proprio agnello e si rifiuterà di permettere a qualsiasi altro agnello che non ha l’odore del proprio di avvicinarsi a lei e alla sua mammella. In questo modo la pecora può garantire che solo il suo agnello abbia accesso al suo latte.

E l’agnello? L’agnello ha bisogno di mostrare un buon numero di comportamenti attivi e coordinati in modo che possa mettersi in piedi e trovare la strada, lungo il corpo della madre, della mammella, usando gli indizi tattili relativi alla sensazione delle pecore e della mammella. Quanto alla mammella l’agnello deve essere in grado di trovare il capezzolo e succhiare sufficiente colostro. Accanto a queste “competenze” comportamentali, deve anche essere in grado di iniziare a regolare la propria temperatura corporea e generare calore.

Se, la pecora e l’agnello mostrano gli atteggiamenti sopra indicati dopo il parto, alla nascita si formerà un legame che servirà come riconoscimento reciproco, inizialmente dall’odore, e poi dalla vista e dal suono per riconoscersi l’un l’altro. Le pecore e gli agnelli mantengono una stretto legame, con frequenti interazioni di suzione, che aiutano a rafforzarlo. Entrambi se sono separati diventano estremamente angosciati e, una volta formatosi, il legame durerà anche dopo lunghi periodi di separazione. Inoltre, le femmine con agnello appresso diventano più vigili e consapevoli dell’ambiente rispetto alle femmine senza figli o a quelle a cui è stato tolto il figlio (svezzamento).

 

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Prima di partorire, la pecora di solito è disinteressata agli agnelli e cerca di evitare il contatto con loro. L’aspetto del comportamento materno nella pecora quando partorisce è controllato da una serie precisa di eventi che si verificano nella tarda gravidanza, durante il travaglio e il parto, e, dopo il parto, in risposta a segnali che la pecora riceve dall’agnello. Il comportamento materno mostrato dalla pecora è influenzato da diversi fattori come la sua età, il livello di esperienza e dal suo patrimonio genetico. Considereremo queste serie di eventi in modo più dettagliato poiché sono cruciali per la corretta espressione della cura materna nella pecora.

 

Comportamento della pecora in tarda gestazione.

I cambiamenti nella pecora e nell’agnello iniziano a verificarsi circa 48 ore prima del parto. È l’agnello che innesca questo processo, poiché invia segnali biologici alla pecora nell’imminenza del parto. La pecora inizia quindi a mostrare alcuni cambiamenti comportamentali mentre si prepara per il parto. Per esempio, se ha l’opportunità di farlo, può allontanarsi dal gregge e cercare un posto riparato, isolato e silenzioso. In condizioni estensive la pecora può cercare una zona dove in precedenza hanno partorito altre pecore.

Alcuni studi dimostrano che le pecore che partoriscono all’aperto, se le si lascia l’opportunità di trascorrere un periodo sufficiente lungo nella zona del parto, rafforzano il legame madre-figlio. Quindi la scelta del luogo del parto è importante per lo sviluppo del legame.


 
Cambiamenti ormonali al parto

Questo grafico mostra i cambiamenti di due importanti ormoni, estrogeni e progesterone, che si verificano negli ultimi 5 giorni prima del parto. Il progesterone, mostrato in blu, è un ormone importante che aiuta a mantenere la gravidanza, è prodotto dalla placenta. Aumenta nel sangue all’inizio della gravidanza e rimane alto fino alla fine.

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A circa 48 ore dal parto, la quantità di progesterone diminuisce bruscamente, in risposta ai segnali dell’agnello. L’estrogeno, mostrato in rosso, è basso fino a metà gravidanza e rimane ancora relativamente basso fino a poco prima del parto. Il progesterone agisce come un “freno” per impedire all’estrogeno di aumentare fino a quando non inizia a diminuire. L’estrogeno poi aumenta molto rapidamente e prepara la pecora per il suo ruolo di futura madre: prepara l’utero a contrarsi e spinge fuori l’agnello; le mammelle a produrre latte e il cervello a mostrare il comportamento materno.

 

Comportamento della pecora: travaglio e parto

Quando la pecora entra in travaglio, la dilatazione del canale del parto provoca il rilascio di un altro ormone, l’ossitocina. Questo è accompagnato da una maggiore attrazione per l’odore e il sapore dei fluidi amniotici (i liquidi che circondano l’agnello durante la vita intrauterina). Questo spiega perché alcune pecore si avvicinano ai luoghi in cui le altre pecore stanno leccando gli agnelli appena nati sono attratte in questa fase dall’odore del liquido amniotico

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Alla nascita il cervello della pecora è pronto per formare un legame con il nuovo nato tra 30 e 60 minuti dopo il parto. Per le pecore più anziane e con maggiore esperienza questa finestra di opportunità può essere ancora più breve. La pecora è attratta dagli odori del liquido amniotico fuoriuscito durante il parto e dallo stesso fluido presente sul mantello dell’agnello, che le permette di focalizzare la sua attenzione sull’agnello e di iniziare a mostrare quei comportamenti che abbiamo identificato in precedenza come cure materne: leccare l’agnello e fare brontolii a basse frequenze. Una pecora viene allontanata troppo velocemente dal luogo del parto, potrebbe non riuscire a trasferire correttamente la sua attenzione sull’agnello, quindi è importante che le venga dato il tempo e lo spazio per effettuare questa transizione. Se la pecora e l’agnello si separano nelle prime ore/giorni dal parto la pecora non sarà in grado di formare il legame madre-figlio e non sarà disposta ad accettare l’agnello, poiché non lo riconoscerà come il proprio.

 

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Il grafico precedente mostra i cambiamenti nell’ormone ossitocina, che si verificano appena prima, durante e dopo la nascita dell’agnello. Si veda il rapido aumento di questo ormone che si ha al parto e che agisce come un “grilletto” per l’innesco del comportamento materno. L’ormone provoca cambiamenti nel cervello della pecora che la costringono a prendersi cura dell’agnello. La maggior quantità di questo ormone è presente quando la pecora è nelle fasi finali del travaglio (circa 30 minuti prima del parto) e nei 30-40 minuti successivi al parto. Questo è legato al periodo in cui si sta creando il legame e i due soggetti stanno imparando a riconoscersi in modo esclusivo. Sfortunatamente, se una pecora ha respinto il suo agnello, non possiamo semplicemente farle un’iniezione di questo ormone per faglielo accettare – questo ormone è una proteina e non passerà dal flusso sanguigno al cervello della pecora dove dovrebbe essere necessario perché possa manifestare un atteggiamento materno.

 

Questi cambiamenti ormonali nella pecora hanno due obiettivi: uno è quello di fare in modo che la pecora voglia prendersi cura dell’agnello, leccandolo, belando e permettendo al nuovo nato di avvicinarsi a lei per succhiare il colostro, l’altro scopo è sviluppare un attaccamento esclusivo con il nuovo nato. Le pecore che mostrano un alto livello di leccamento sono anche le madri che mantengono una relazione più stretta con l’agnello durante tutto l’allattamento.

 

Quali sono le attività dell’agnello?

Finora abbiamo descritto cosa succede alla pecora. Allora, qual è il compito dell’agnello in questo processo? L’agnello nasce bagnato di liquido amniotico che attira l’attenzione della pecora che lo leccherà iniziando ad interagire con il nuovo nato. Ma l’agnello non è passivo nel processo di legame e nel garantire la propria sopravvivenza, infatti è importante che l’agnello sia in grado di rimettersi in piedi, mostrare risposte coordinate per raggiungere la mammella e succhiare dalla pecora. Sebbene la pecora possa cooperare con questi comportamenti, non può far succhiare l’agnello se non è sufficientemente attivo da poter stare in piedi e spostarsi verso la mammella stessa. Oltre a tutti i benefici dell’alimentazione e della protezione immunologica che l’agnello ricava dal poppare dalla madre, anche il succhiare svolge un ruolo importante sulla madre permettendo la liberazione di piccole quantità nel cervello di ossitocina che insieme alla produzione di latte, aiuta a mantenere il legame tra pecora e agnello.

I dati sul grafico successivo mostrano quanto sia importante la suzione rapida di latte per la sopravvivenza degli agnelli. Questi sono dati di sopravvivenza raccolti da circa 600 agnelli in uno studio in Scozia. Gli agnelli che hanno succhiato senza alcun aiuto umano sono mostrati in rosso, e gli agnelli che sono stati aiutati a succhiare sono mostrati in verde. I dati mostrano la possibilità di sopravvivere nel tempo. La linea verde, avevano una sopravvivenza inferiore rispetto a quelli che succhiavano – non solo il giorno della nascita, ma anche per diversi giorni dopo. Essere in grado di succhiare senza aiuto è un importante fattore predittivo di sopravvivenza futura e un obiettivo per migliorare la sopravvivenza degli agnelli.

 

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Da ricordare
Ecco un rapido riassunto dei principali argomenti trattati in questa presentazione:

Il comportamento sia della pecora che dell’agnello è importante nello sviluppo di un legame forte e entrambi contribuiscono a determinare la sopravvivenza del nuovo nato.

Abbiamo descritto i processi biologici che avvengono in una pecora che partorisce – se questi si verificano correttamente, e al momento giusto, la pecora sarà pronta a formare un buon legame con l’agnello e aiuterà a mantenere in vita l’agnello. Queste conoscenze ci permetteranno di approfondire la biologia della pecora dandole la migliore opportunità di sviluppare al meglio il legame madre-figlio e assicurarsi che avvenga nei tempi e nei modi migliori.

 

Per saperne di più vai sul sito web di SheepNet per trovare schede informative su questi argomenti.

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