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Piano alimentare dalle agnelle dallo svezzamento alla monta.

Nome soluzione: Piano alimentare dalle agnelle dallo svezzamento alla monta.

Obbiettivo:Favorire la crescita e lo sviluppo dell’agnella per una sua precoce entrata in produzione

Descrizione: I fabbisogni alimentari delle agnelle sono poco noti. Di conseguenza si possono commettere degli errori che hanno effetti duraturi nella carriera produttiva delle pecore. Un esempio è l’uso di piani alimentari elevati durante l’intero periodo che va dallo svezzamento alla monta che può condurre ad un accumulo di grassi e tessuto connettivo nella mammella. E’ per questo che occorre pilotare l’accrescimento delle agnelle in modo da raggiungere dei pesi obiettivo alle diverse età ed un peso alla monta pari almeno al 60-65% del peso della pecora adulta. Agnelle sotto-peso infatti dimostrano di non rispondere bene né a flushing alimentari, né a trattamenti ormonali di attivazione del ciclo e di sincronizzazione.

Argomento: Nutrizione

Produzione: Latte / Carne

Categoria animali: Rimonta

Problematica / bisogno: Conoscenza dei fabbisogni nutritivi nei differenti stadi di sviluppo

Livello della soluzione: Pratica

Nazione: Italia

 

 

 

 

 

Modalità di applicazione:

Per definire il piano di alimentazione delle agnelle bisogna considerare il modo in cui si sviluppa la loro mammella. Si distinguono 3 fasi di sviluppo. Nella fase 1 (mesi 1-3), la mammella dell’agnella cresce al ritmo del suo peso, nella fase 2 (prima della pubertà mesi 4-6) cresce più del suo peso, con la formazione del parenchima mammario e dei dotti (tessuto secernente); nella fase 3 (mesi 7-9), la crescita è regolata dal ciclo estrale. Tenuto conto che la crescita eccessiva in fase 2 è da evitare per non fare infiltrare di grasso e tessuto connettivo la mammella, bisogna adattare uno schema alimentare del tipo seguente.

Fase Età (mesi)

Durata fase

(gg)

Peso obiettivo (kg) Accrescimento medio (grammi/giorno) Alimentazione
1a 0-1.5 45 12 180-200 Colostro – latte di poppata + concentrato svezzamento a volontà (includente siero di latte e eventualmente un pre-probiotico), fino ad un consumo di almeno 200 g/giorno per capo in aree separate per soli agnelli (con pecore separate e munte a fondo una volta al giorno a partire dall’inizio della terza settimana). E’ così possibile svezzare anche a 30-35 gg.
1b 1.5-3 45 18-20 130-150 Passaggio da concentrato svezzamento a concentrato accrescimento (sino ad un massimo di 30-35 grammi/Kg di peso vivo) + fieno di ottima qualità a volontà.
2 4-6 90 22-24 40-60 Concentrato allevamento 200 g/giorno + fieno a volontà + pascolo a tempo*
3 7-9 (monta) 90 32-35 100-120

Concentrato 300-400 g/giorno + fieno + pascolo a tempo.** Eventuale flushing agnelle sotto-peso

Eventuale flushing agnelle sotto-peso

*Prima del pascolo vaccinazione contro clostridi e controllo per parassiti gastro-intestinali.
** ulteriore controllo parassiti almeno 1 mese pre-monta. Assicurare blocchi minerali ed integrazione vitaminica.

E’ preferibile la somministrazione della dieta a lotti di età/peso omogeneo. Nel caso di alimentazione simultanea, assegnare uno spazio in mangiatoia di almeno 20 cm per capo se non si dispone di rastrelliere adatte.

Benefici previsti:
  • Precoce entrata in produzione
  • Maggiore produzione di latte alla prima lattazione
  • Animali più sani

 

 

Analisi costi-benefici

Adottare un piano nutrizionale per gli agnelli dallo svezzamento all’accoppiamento secondo le esigenze riportate nella soluzione comporta un aumento dei costi di manodopera e attrezzature e materiali. D’altra parte, consente un aumento del reddito dovuto all’aumento della produzione di latte e alla vendita di più agnelli.

 

Analisi della sostenibilità

Ci si attende un impatto positivo sull’ambiente dall’aumento della fertilità e della produttività del gregge. Si prevede inoltre che migliori condizioni degli animali dovute ad una maggiore omogeneità nei gruppi riducano la concorrenza interindividuale per l’alimentazione migliorando il benessere degli animali.

Prerequisiti e/o limiti:

Pesatura ad età tipiche (vedi tabella). I valori indicati si riferiscono alla razza Sarda. Con razze di mole diversa occorre incrementare o ridurre i pesi e gli accrescimenti obiettivo in funzione del rapporto tra peso della razza allevata e quello della Sarda.

Fonti e link utili

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