Monitoraggio dello stato corporeo delle pecore in gravidanza

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Bisogno: Body condition score (BCS) durante la gestazione

Nazione:Italia

Pecore da Latte/carne: Latte e Carne

Fonti di informazione: Opuscolo Agris-ARA, letteratura scientifica, pratica

Livello della soluzione: pratica

Scopo: Mantenere le pecore in gravidanza in adeguate condizioni di stato corporeo e migliorare l’efficienza alimentare

Descrizione:

L’alimentazione delle pecore gravide è un po’ trascurata dagli allevatori, che se ne preoccupano soprattutto nelle ultime settimane prima del parto. Ciò può determinare perdite embrionali e fetali ed una minore produzione lattea in allattamento e mungitura. In più, gli allevatori tendono ad alimentare le pecore gravide in modo omogeneo, senza tener conto dello stato gravidico o della portata (singola o gemellare). Per ridurre queste inefficienze è qui proposta una soluzione che prevede l’ecografia e il controllo del BCS almeno 3 volte in gravidanza.

• BCS1: durante la fase intermedia di gravidanza (giorni 40-50) le pecore sono sottoposte ad ecografia per verificare lo stato gravidico e contare il numero di feti. A 60 giorni dalla monta le pecore sono sottoposte a BCS. Le pecore con BCS ≤ 2.5 sono avviate ad un piano alimentare di recupero dello stato corporeo di 60 giorni (es. + 200 g/giorno di un concentrato pellettato). Si verifica inoltre la adeguatezza della dieta per quanto riguarda il contenuto di proteina grezza, di sali minerali e vitamine.
• BCS2: le pecore sono sottoposte a BCS nuovamente a circa 100-120 giorni di gravidanza per valutare la risposta delle pecore magre al piano alimentare di recupero dello stato corporeo e per controllare quello delle pecore mantenute ad alimentazione costante. A partire da questo BCS, le pecore sono suddivise in due gruppi (prossime e lontane dal parto) sulla base della ecografia e, quelle più prossime al parto, alimentate con una dieta di transizione che preveda la crescita graduale del livello di integrazione con concentrati e l’integrazione di sali minerali e vitamine (Se e Vit E, in particolare).
• BCS3: si fa il BCS al parto o, al più tardi, una settimana dopo il parto. Questo BCS stabilirà il livello delle riserve disponibili per la fase di allattamento ed inizio mungitura. Il livello ottimale di BCS al parto nella pecora Sarda è 3.00-3.25 ma livelli di 2.75 sono considerati accettabili in pecore selezionate ad alto livello produttivo.

Benefici attesi: minore perdite di embrioni e feti. Nutrizione più efficiente e migliore preparazione al parto.

Pre-requisiti: conoscenza e pratica del BCS, software per caricare ed elaborare i dati, costo della ecografia, della gestione in gruppi e dell’integrazione extra, usata nel piano di recupero.

Limiti: la stima del BCS nelle ultime settimane di gravidanza è difficile per l’effetto “confondente” del peso della portata e degli annessi fetali che agiscono riducendo la copertura apprezzata dal rilevatore nell’area di riferimento per la stima (area lombare). Per superare questo limite sarebbe opportuno misurare in peso corporeo delle pecore nell’ultimo mese di gravidanza. Infatti la variazione del peso potrebbe permettere di meglio valutare l’adeguatezza della dieta in questa fase. Esistono già sistemi digitali precisi e sufficientemente accurati per il peso degli animali, associati alla identificazione automatica dei capi, alla registrazione ed elaborazione dei paesi ed alla suddivisione automatica, mediante cancelli separatori, delle pecore in gruppi in base a criteri prefissati. Questa tecnologia merita ulteriori studi per essere valutata sotto il profilo dell’efficacia e dei costi.

Suggerimenti pratici:

• Alimentazione della pecora per ottimizzare il peso degli agnelli alla nascita
• Registrazione dei dati con smartphone
• BCS grid for dairy sheep
• Razza sentinella per il monitoraggio del BCS
• Uso della tecnologia per migliorare la produttività

Basi Scientifiche:

Griffiths, K., Ridler, A., Heuer, C., Corner-Thomas, R., & Kenyon, P. (2018). Associations between liveweight, body condition score and previous reproductive outcomes, and the risk of ewes bred at 18-months of age being dry at docking. New Zealand Veterinary Journal, 66(6), 290–296. https://doi.org/10.1080/00480169.2018.1498035

Kenyon, P., Smith, S., Morel, P., Morris, S., & West, D. (2009). The effect of the maturity and prior breeding activity of rams and body condition score of ewe hoggets on the reproductive performance of ewe hoggets. New Zealand Veterinary Journal, 57(5), 290–294. https://doi.org/10.1080/00480169.2009.58623

West, K. S., Meyer, H. H., & Nawaz, M. (1991). Effects of differential ewe condition at mating and early postmating nutrition on embryo survival. Journal of Animal Science, 69(10), 3931–3938.

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