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Linee guida per la Produzione di fieno-silo di buona qualità

Nome soluzione: Linee guida per la Produzione di fieno-silo di buona qualità

Obbiettivo: Migliorare la qualità dei foraggi conservati e la nutrizione degli ovini.

Descrizione:

E’ una pratica che consente di limitare i tempi e le operazioni necessarie alla raccolta e contenere le perdite e il forte decadimento della qualità dei foraggi dovuto ad un andamento climatico avverso. L’avvolgimento del ballone con un film plastico consente di conservare in condizioni di anaerobiosi l’erba con un tasso medio di umidità (50-60%). Richiede da metà a un terzo del tempo di essiccazione del fieno, da 13 a 20 ore, che consente un’operazione più rapida rispetto alla raccolta tradizionale del fieno secco, limitando, nel frattempo, gli effetti negativi del rapido cambiamento delle condizioni meteorologiche. L’elevata umidità e la mancanza di aria all’interno della balla sigillata favoriscono la fermentazione, che preserva la qualità del foraggio.

Per la produzione del fieno-silo (fasciato) possono essere impiegate diverse specie foraggere, sia in semina autunnale che primaverile e con la possibilità di fare uno o più tagli di foraggio sulla stessa superficie.

Argomento: Nutrizione e Gestione

Produzione: Latte / Carne

Categoria animali: pecore / rimonta / agnelli

Problematica/bisogno: Produzione di foraggi conservati (fieno, insilati, fieno-silo)

Livello della soluzione: Pratica

Nazione: Italia

 

 

 

 

 

Modalità di applicazione:

Le fasi di produzione sono:

Taglio:

La fase fenologica di taglio deve essere: dai bottoni fiorali a circa metà della fioritura per le leguminose e tra la fine della levata e l’inizio della spigatura per le graminacee. E’ preferibile sfalciare a metà mattina con vegetazione asciutta. Sfalciare ad una altezza di 8/10 cm per ridurre l’inquinamento dell’erba.

Appassimento

Umidità dell’erba: 40% di sostanza secca nelle graminacee, 40% – 50% nelle leguminose da ottenere nell’arco di due giorni.

Andanatura

Non deve essere presente terra nell’andana che deve anche essere di altezza regolare per consentire la realizzazione di balloni ben bilanciati con squadratura regolare. Prima della raccolta è necessario valutare l’umidità del foraggio per verificare il raggiungimento della giusta percentuale di sostanza secca (tramite un metodo a microonde o una sonda per balle dotata di una piastra).

Pressatura (Imballatura):

E’ preferibile utilizzare rotoimballatrici a camera variabile, perché consentono di controllare la densità iniziale del ballone ottenendo così un nocciolo duro. La densità delle rotoballe deve essere elevata per evitare l’infiltrazione di aria durante la conservazione. E’ importante regolare la velocità di avanzamento della rotoimballatrice in maniera da distribuire uniformemente il fieno raccolto all’interno della camera dall’inizio della formazione della balla. La maggior parte delle presse ha accessori di taglio che trinciano il foraggio mentre viene imballato. La presenza del dispositivo di trinciatura, applicato alla rotoimballatrice, permette una migliore compressione della balla. L’utilizzo di batteri Lactobacillus migliora la fermentazione. La corretta inoculazione riduce la perdita di sostanza secca. Le balle devono essere dense, senza sacche d’aria e ben sagomate.

Fasciaturadi rotopresse

Viene realizzata mediante macchine solitamente di tipo portato o trainato, indipendenti dall’imballatrice, direttamente in campo o in azienda. Il film plastico deve avere un fattore di allungamento del 50 percento, essere resistente alla luce ultravioletta, avere una buona resistenza allo strappo ed essere in grado di aderire bene. E’ preferibile utilizzare film plastici di elevata qualità, meglio quelli definiti “barriera” con permeabilità ridotta all’ossigeno e con larghezza di 75 cm rispetto a quelli di 50 cm per migliorare l’ermeticità, ridurre i tempi di avvolgimento e aumentare la protezione delle facce piane più delicate. Le pellicole sono in plastica di colore chiaro, più resistente rispetto ai colori più scuri. La plastica più scura si rompe più velocemente con il caldo estivo e il sole, rendendola più permeabile all’ossigeno. Non fasciare balle malformate (trattengono troppa aria) e fasciare sempre entro 3 ore dall’imballatura. Gli strati di fasciatura non devono essere inferiore a 6, preferendo di norma 8 strati.

Conservazione, Immagazzinamento:

La movimentazione delle rotoballe deve avvenire mediante caricatori frontali a pinze previsti per limitare i rischi di perforazione. Non utilizzare le forche. Su piccoli fori (non su lacerazioni estese) è meglio intervenire con l’impiego di silicone trasparente per idraulici piuttosto che utilizzare del nastro adesivo che risulta essere poco efficace nell’ostacolare l’ingresso di aria. Stoccaggio in azienda, normalmente all’aperto, su superfici lisce per evitare lacerazioni della pellicola. Disporre le balle in pila per ridurre l’esposizione alla luce solare, risparmiare plastica e ridurre la traspirazione.

Benefici previsti:

Miglioramento qualitativo della produzioni foraggere.

 

 

Analisi costi-benefici

Si prevede che la produzione di insilati di erba di alta qualità aumenterà la redditività delle aziende lattiero-casearie grazie principalmente all’aumento dei redditi e alla riduzione dei costi relativi alla fornitura di concentrati che compensano ampiamente gli aumenti di manodopera e attrezzature.

 

Analisi della sostenibilità

Si prevede che il miglioramento dell’efficienza alimentare e dell’autosufficienza alimentare avrà un impatto positivo sulle emissioni. Sono previsti altri impatti positivi sul benessere degli animali, sull’immagine dell’allevatore, sull’ambiente di lavoro e sul lavoro fisico.

 

Prerequisiti e/o limiti:

Parco macchine adeguato. Misuratore d’umidità per foraggi con piatto per andana. Botte irroratrice per fermenti posizionata sulla imballatrice.

Fonti e link utili

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