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Inserimento e gestione della sulla (Sulla coronaria (L.) medik.) nei sistemi foraggeri

Nome Soluzione: Inserimento e gestione della sulla (Sulla coronaria (L.) medik.) nei sistemi foraggeri

Obiettivo: estendere la stagione di pascolamento; aumentare la qualità del pascolo; diminuire il costo di produzione, migliorare l’autosufficienza aziendale e la sua sostenibilità economica.

Descrizione:

La sulla (Sulla coronaria (L.) Medik.) è una specie leguminosa perenne ampiamente utilizzata come foraggera in ambiente mediterraneo. E’ caratterizzata da un elevato valore nutritivo e da alte produzioni di biomassa. Fino a qualche anno fa, la coltivazione della sulla era limitata a areali caratterizzati da suoli sub-alcalini, argillosi dove è presente il suo rizobio specifico. I batteri simbionti della sulla mostrano un alto livello di specificità sia per la nodulazione che per la fissazione dell’azoto. Recenti studi hanno mostrato che la sulla, quando ben inoculata, può crescere in maniera soddisfacente anche in suoli che tradizionalmente non le vengono destinati, ampliando la sua adattabilità dai suoli alcalini e calcari anche a suoli con acidità pari o superiore a pH 5.8 (H2O).

Argomento: Nutrizione e Gestione

Produzione: Latte / Carne

Categoria animali: pecore / rimonta / agnelli

Problema/necessità: Colture foraggere (mais, sorgo, cavolo, colza, barbabietola, etc)

Livello della soluzione: Pratica

Nazione: Italia

 

 

 

 

 

Modalità di applicazione:

Inoculazione: La sulla deve essere inoculata poche ore prima della semina con il Rhizobium sullae, ceppo commerciale WSM1592. Un panetto di torba, contenete il rizobio, viene sciolto in una soluzione di acqua e colla (per esempio colla arabica) che viene poi versata sul seme di sulla (250 g di torba, 1000 ml adesivo per 30 kg di seme). Quindi il seme omogeneamente mescolato con la torba e la colla viene pellettato con carbonato di calcio in polvere. L’inoculo del seme di sulla consente il suo inserimento in aree dove non è stata mai coltivata e non è presente come vegetazione spontanea o favorisce un aumento della produzione di biomassa di circa il 65 – 145%.

Semina: La dose di seme per ettaro varia tra 25 e 35 kg di seme germinabile La profondità di semina non deve superare 1,5 cm. Due mesi dopo la semina si deve verificare l’avvenuta nodulazione. Si sradicano delicatamente alcune piante prelevate da diverse parti del campo, avendo cura di non strappare l’apparato radicale. Questo viene lavato sotto l’acqua. I noduli vengono controllati per la loro efficienza (internamente devono essere rosa) e valutati secondo lo schema riportato in figura. La nodulazione viene valutata seguendo il grafico di nodulazione di Ron Yates, DAFWA (vedi figura sotto). Il punteggio finale tiene conto del numero di noduli, del loro colore e della posizione. Una nodulazione in grado di garantire un buon primo anno della sulla deve essere compreso tra 3 e 5.

Figura: schema di valutazione della nodulazione da Ron Yates, DAFWA

Utilizzo: La sulla può essere pascolata tutto l’anno o tagliata per la produzione di fieno o insilato. Il primo pascolamento può essere effettuato quando la pianta ha formato la prima foglia vera composta e la cotica è alta 8 – 10 cm (altezza con piatto pesato). E’ suggerito il pascolamento turnato con tempo di pascolamento di 3 – 5 ore al giorno. Il tempo di pascolamento giornaliero (numero di ore al giorno) deve essere modulato in base alla disponibilità di foraggio e al fabbisogno energetico dell’animale. E’ suggerito il pascolamento turnato con tempo di pascolamento di 3 – 5 ore al giorno. Gli studi sull’argomento riportano una ingestione media giornaliera per capo di circa 1,8 – 2,2 kg di SS quando il pascolamento è protratto per tutto il giorno. L’ingestione oraria varia tra 100 g SS/capo e 75 g SS/capo per ogni ora di pascolamento rispettivamente per tempi di permanenza al pascolo di 3 – 6 ore/die o per tutto il giorno (22 ore/die; Molle et al.,2003).

Valore nutritivo: Il pascolo ha una qualità alta (vedi tabella) e un elevato valore di NFC. La produzione di biomassa ha un elevato valore di NFC.

Tabella – Composizione chimica e valore energetico della Sulla pascolata da pecore da latte. Media (dev.st)

Autunno

Inverno

Primavera

Estate

Sostanza secca

(% TQ)

10.23 (0.53)

11.51 (0.28)

16.06 (0.51)

70.32 (5.84)

Proteina grazza

(% SS)

24.25 (0.50)

21.68 (0.37)

18.44 (0.36)

8.75 (0.83)

EE

‘’

2.73 (0.09)

2.64 (0.06)

2.32 (0.04)

0.85 (0.12)

NDF

‘’

38.32 (0.84)

33.97 (0.66)

40.83 (0.68)

65.88 (2.28)

ADF

‘’

27.67 (0.66)

24.73 (0.48)

28.86 (0.56)

50.27 (1.70)

ADL

‘’

11.15 (0.43)

9.26 (0.34)

8.98 (0.20)

10.56 (0.19)

Energia netta

UFL/kg SS

0.74 (0.01)

0.95 (0.03)

0.83 (0.02)

Benefici previsti:

L’inclusione della sulla aumenta la produzione di latte delle pecore, migliora il benessere animale (diminuisce il contenuto di urea nel latte rispetto al pascolamento su altre leguminose), aumenta il periodo di pascolamento, migliora la qualità dell’erba offerta e diminuisce i costi di coltivazione.

 

 

Analisi costi-benefici

Si prevede che l’inclusione di Sulla sia redditizia per la maggior parte degli allevamenti ovini poiché riduce i costi di carburante e manodopera rispetto alle colture annuali. Inoltre riduce fortemente la necessità di fertilizzanti. In genere aumenta anche la produzione di latte grazie ai suoi valori nutrizionali ottimali.
Da verificare la redditività in allevamenti da carne e/o climi diversi da quello mediterraneo. 

 

Analisi della sostenibilità

Si prevede che l’uso di Sulla avrà un impatto ambientale globale positivo poiché si prevede che la diminuzione del carburante combinata con l’aumento del pascolo, l’autosufficienza alimentare e la diminuzione dell’azoto restituito all’ambiente dagli animali agiranno sulle emissioni di gas serra. Da notare anche la forte riduzione dell’uso di fertilizzanti e il miglioramento a lungo termine della qualità del suolo. Si prevede inoltre che l’inclusione di Sulla, ricca di tannini, migliorerà il benessere degli animali grazie ai suoi effetti antielmintici nel bestiame.

Prerequisiti e/o limiti:

Semina: suolo con pH>5,5; coltivazione superficiale e gestione precoce delle infestanti. La semina deve essere effettuata in autunno in ambiente mediterraneo e in primavera in climi temperati. La semina deve avvenire poche ore dopo l’inoculo su terreno umido.

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